l prossimo appuntamento con Ciné – Giornate Estive del Cinema è fissato dal 2 al 5 luglio. L’ottava edizione si terrà come sempre al Palacongressi di Riccione e sarà ricca di eventi imperdibili, incontri stimolanti e novità per i professionisti e gli esperti del settore.
Nell’attesa, ci siamo ispirati al progetto di Giro dei Cinema e abbiamo intervistato gli esercenti cinematografici italiani che più si sono distinti in questa attività. Come Lorenzo Fantini, Anastasia Plazzotta e Antonio Zamperetti, anima del CineWanted di Milano.Ecco cosa ci hanno raccontato.
Un solo luogo accogliente che vede la convivenza di più arti. Eventi che vedono il cinema intrecciarsi con teatro, musica, meditazione, libri ed enogastronomia. Come si trova l’equilibrio perfetto tra attività tanto diverse?
Il cinema nasce come forma di comunicazione ibrida tra varie forme d’arte (foto, musica, testo). Ci piace pensare che anche il cinema, inteso come luogo fisico, accolga varie forme d’arte e di socializzazione per un pubblico sensibile, curioso e inquieto.
Come è nata l’idea di un Caravan itinerante?
Oggi bisogna riportare il cinema dove i film non arrivano, ricostruendo il tessuto del pubblico, riportando gli spettatori a vivere insieme il cinema, uscendo dalle loro case, ritrovando il grande schermo, oltre i tablet e i video sullo smart phone.
E in questa idea di cinema itinerante (piazze, condomini, paesi di campagna) rientra l’apporto fondamentale di un Car-à-Vin che offra generi di conforto per gli spettatori.
Quanto è importante e come si può aiutare il cinema indipendente in Italia?
Servirebbe una visione d’insieme e una legge nazionale, come in Francia, dove la cultura è considerata una risorsa. Ma siamo in Italia, quindi l’iniziativa è lasciata ai singoli.
E la formula per avvicinare i giovani e i bambini al cinema, esiste?
I bambini sono la parte migliore dell’umanità, e infatti continuano ad amare e a venire al cinema, nonostante lo streaming. Sull’avvicinare al cinema i teen-agers, resta un mistero, una missione impossibile, forse.
Come immaginate il futuro del cinema in Italia?
Siamo impegnati a immaginare ogni giorno il presente, la nostra programmazione per la prossima stagione è già avviata. Vorremmo dedicare la nostra programmazione al cinema che sa parlare ai sensi, al ritorno verso l’emozione e l’emotività.